I cani piccoli sono più aggressivi di quelli grandi. Ma potrebbe dipendere dai loro padroni

di Elena Tebano

I cani di piccola taglia, sotto i nove chilogrammi di peso, tendono ad essere più energici e iperattivi: lo studio sulla rivista scientifica Applied Animal Behavior Science

I cani piccoli sono più aggressivi di quelli grandi. Ma potrebbe dipendere dai loro padroni

È ormai un dato assodato che i cani piccoli, quelli che pesano meno di 9 chilogrammi, sono più aggressivi dei cani grandi. Bassotti e chihuahua sono infatti più «reattivi» nei confronti degli esseri umani e degli altri cani dei golden retriever, dei labrador e in generale dei cani di taglia grande. Lo hanno dimostrato una serie di studi scientifici, a partire da quello dell’Università della Pennsylvania pubblicato nel 2008 sulla rivista Applied Animal Behaviour Science e diretto dall’allora professore di etica e benessere animale James Serpell.

Nel 2013 sempre Serpell e i suoi collaboratori hanno misurato cranio, altezza e peso di 49 razze di cani e hanno riscontrato che più erano piccoli, più erano aggressivi. I cani leggeri, hanno visto i ricercatori, erano «particolarmente eccitabili, energici e iperattivi». Se sulle differenze di comportamento il consenso è unanime, ci sono più dubbi sulle cause, come racconta il quotidiano tedesco Süddeutsche Zeitung. La comportamentista Nicole Drüschler lo spiega per esempio con la selezione: «Le razze canine di piccola taglia come i bassotti e i Jack Russell terrier venivano allevate come cani da caccia, le specie terrier erano usate per combattere i ratti, i piccoli Spitz dovevano fare la guardia al cortile. Ci volevano audacia e volontà di essere aggressivi» dice. Ma è un’interpretazione che molti mettono in discussione. D’altronde si è visto anche che non è la razza a condizionare in maniera decisiva il carattere dei cani. Serpell per esempio lega piuttosto l’aggressività dei mini-cani alla paura: «Potrebbe essere una reazione dei cani piccoli a un mondo pieno di giganti», spiega.

Studi recenti dimostrano che in ogni caso un elemento fondamentale per determinare l’aggressività dei cani è il loro padrone. «Nel 2019, gli psicologi William Chopik e Jonathan Weaver hanno scoperto che le persone estroverse, tra le altre, valutano i loro cani come attivi ma meno aggressivi. Le persone più ansiose, invece, hanno valutato anche i loro cani come più ansiosi. I proprietari di cani coscienziosi hanno giudicato i loro animali meno aggressivi. Secondo Chopik, questo potrebbe essere legato al fatto che le persone preferiscono un cane con un carattere che si adatti al loro stile di vita, e anche al fatto che un cane viene plasmato dal suo umano» scrive la Süddeutsche Zeitung. Una ricerca del 2021 condotta dalla professoressa Maria Pereira dell’Università di Oporto ha mostrato che l’ansia dei proprietari dei cani è correlata a quella dei loro animali.

Le persone ansiose infatti tendono ad avere un atteggiamento iperprotettivo che può indurre un comportamento ansioso nei cani. L’atteggiamento degli umani è comunque importante anche secondo la comportamentista Drüschler: «Ogni cane ha bisogno di regole e confini chiari e di un padrone che trasmetta sicurezza, rispetto, autorità e affidabilità» dice. Serpell infine suggerisce che i comportamenti aggressivi indesiderati dei cani piccoli siano una conseguenza della tendenza a viziarli dei loro proprietari. «Si può ipotizzare che le persone siano più propense a tollerare l’aggressività nei cani di piccola taglia rispetto a quelli più grandi. In fondo, un animale grande che abbaia forte sembra pericoloso, mentre uno piccolo appare solo fastidioso» spiega la Süddeutsche. Dunque è fondamentale dare limiti chiari ai cani e abituarli fin da cuccioli (le prime 8-10 settimane di vita sono fondamentali) ad avere a che fare con persone diverse e con altri cani. Compresi quelli di dimensioni più grandi di loro e possibilmente adulti tranquilli che facciano loro da modello.

Questo articolo è stato pubblicato per la prima volta nella Rassegna Stampa del Corriere, una newsletter riservata agli abbonati. Per ricevere Il Punto - di cui Rassegna Stampa è uno degli appuntamenti — in prova per 30 giorni ci si può registrare qui

7 febbraio 2023 (modifica il 9 febbraio 2023 | 15:59)